…e l’infinito vado cercando (2025) Tecnica mista su legno Ø 50 cm

Testo narrato

Un cielo denso, come un pensiero antico. Stelle che affiorano dalla materia, come intuizioni da un sogno. Un moto silenzioso, quasi un respiro, guida lo sguardo oltre. E io – minuscola particella – mi perdo e mi ritrovo,

Una riflessione sulle teorie cosmologiche contemporanee
L’universo: immenso, in espansione, misterioso.
Oggi la scienza offre più domande che risposte, ma ognuna di esse apre un frammento d’infinito.
🔹 Secondo la relatività generale, lo spazio-tempo si curva, si espande, si deforma. Il nostro universo è nato dal Big Bang ed è ancora in crescita. Ma crescerà per sempre?
🔹 Secondo alcune teorie quantistiche, esisterebbero infiniti universi paralleli: ogni scelta, ogni possibilità, potrebbe accadere altrove.
🔹 Il modello ciclico ipotizza che l’universo non abbia un vero inizio o una fine, ma un eterno alternarsi di espansioni e contrazioni: un cosmo che rinasce, come una fenice.
🔹 L’inflazione eterna prevede che alcune zone dello spazio continuino a “gonfiarsi” generando nuovi universi: un multiverso caotico, in continua creazione.
🔹 E poi ci sono i buchi neri, i buchi bianchi, le stringhe, le 11 dimensioni, la materia oscura, l’energia oscura… ogni nuova scoperta spalanca un’altra porta sul mistero.
🌌 Universi di Informazione – Simulazione, Gravità e Ologrammi

Cosa cerchiamo, quando guardiamo l’infinito? Forse non stelle. Forse codici.

Una nuova generazione di fisici sostiene che l’universo non è solo fatto di materia ed energia, ma anche e soprattutto di informazione. E che ciò che chiamiamo “realtà” potrebbe essere il risultato di un’elaborazione nascosta, come in una simulazione digitale.

 E se l’universo fosse un pensiero che pensa se stesso?

Alcuni scienziati e filosofi lo ipotizzano: un cosmo cosciente, in cui la nostra consapevolezza è una manifestazione della sua stessa meraviglia.

Il fisico e inventore Federico Faggin propone una visione in cui la coscienza non è un prodotto del cervello, ma la realtà fondamentale da cui nasce ogni cosa.

Questa opera, con il suo cielo profondo e vibrante, diventa allora non solo una rappresentazione del cosmo, ma un’eco di quella coscienza antica che ci spinge, da sempre, a cercare l’infinito dentro e fuori di noi.

Riferimenti e suggestioni teoriche
Albert Einstein: Relatività generale
Stephen Hawking: Il grande disegno, Dal Big Bang ai buchi neri
Roger Penrose: Cicli del tempo
Michio Kaku: L’universo iperspaziale, La fisica dell’impossibile
Max Tegmark: Il nostro universo matematico
Carlo Rovelli: Sette brevi lezioni di fisica, La realtà non è come ci appare
Federico Faggin: Irriducibile, Silicio – coscienza come fondamento del reale
Lee Smolin, Brian Greene, Lisa Randall: teorie sulle stringhe e multiversi
Andrei Linde: inflazione eterna
Freeman Dyson, David Bohm: visioni di un universo “pensante”
Federico Faggin: la coscienza come origine di tutto

🔹Federico Faggin, fisico, inventore, padre del microchip, ma anche filosofo della coscienza, è uno dei pochi scienziati ad aver attraversato i mondi del silicio e dello spirito, convinto che la coscienza non sia un prodotto della materia, ma l’origine stessa della realtà..

Per Faggin, lo spazio-tempo, la materia, l’energia… tutto ciò che chiamiamo “realtà” è una rappresentazione simbolica generata da entità coscienti, che lui chiama “unità di coscienza”. Ogni essere, ogni cosa, è partecipe di un processo evolutivo in cui la coscienza prende sempre più consapevolezza di sé. Ogni cosa nasce da unità coscienti che generano lo spazio, il tempo, l’energia come simboli interiori.

Non è il cervello a creare la mente, ma è la coscienza a generare ogni esperienza possibile.

“La coscienza è irriducibile: non può essere spiegata in termini di materia.  È il fondamento dell’universo. È la coscienza che crea la materia, non il contrario.” (Federico Faggin, “Irriducibile”)

La sua visione unisce scienza, filosofia e spiritualità, immaginando un universo in cui l’informazione è viva, e la consapevolezza non è un incidente cosmico, ma la vera origine di tutto.

Un’idea audace, quasi mistica, ma formulata con la precisione logica di un grande scienziato.