Multiverso (2025) Tecnica mista su dibond riflettente. Cm 60×60
Tra poesia cosmica e verità quantistica.
Universi paralleli come sogni che divergono.
Ogni riflesso, una possibilità. Ogni frammento, un mondo.
Nel silenzio obliquo del tempo, la materia danza sulle soglie dell’infinito. Un frammento di universo, un sussurro di galassie, un invito a sognare.
Un’opera che non rappresenta, ma evoca.
Perché ogni stella che arde è anche una domanda, e ogni luce che arriva è già memoria.
L’ipotesi del Multiverso
Tale ipotesi nasce da alcune implicazioni della fisica quantistica e della cosmologia inflazionaria. Secondo molte teorie, il nostro universo potrebbe essere solo una “bolla” tra infiniti altri universi, ognuno con leggi fisiche differenti.
Curiosità recente: nel 2024, alcuni scienziati hanno proposto che anomalie osservate nella radiazione cosmica di fondo potrebbero essere tracce di collisioni con altri universi. Anche la meccanica quantistica suggerisce che ogni scelta a livello microscopico potrebbe generare un universo distinto: una “ramificazione” infinita della realtà.
L’opera in dibond riflettente, con la sua separazione obliqua, suggerisce questa molteplicità di realtà: uno slittamento silenzioso tra ciò che è, ciò che poteva essere, e ciò che ancora potrebbe divenire.