Danza delle comete (2025) Tecnica mista su legno Ø 70 cm

Testo narrato

Le comete sono corpi celesti composti da ghiaccio, polveri e rocce, provenienti dalle regioni più remote del Sistema Solare: la fascia di Kuiper e la nube di Oort. Quando si avvicinano al Sole, il calore sublima il ghiaccio e crea le spettacolari code luminose che possiamo osservare dalla Terra.

“Nel cuore blu del cosmo, comete danzano come pensieri in fuga.”

Si sfiorano, si rincorrono, si dissolvono.

Tracciano nel cielo i sentieri dell’invisibile, come dita di luce che scrivono messaggi su un velluto profondo.

Ogni incrocio è un incontro mancato, ogni scia una promessa, un ricordo, una sinfonia di traiettorie che non conosce finale.

Le comete

sono corpi celesti composti da ghiaccio, polveri e rocce, provenienti dalle regioni più remote del Sistema Solare: la fascia di Kuiper e la nube di Oort. Quando si avvicinano al Sole, il calore sublima il ghiaccio e crea le spettacolari code luminose che possiamo osservare dalla Terra.

La loro orbita può essere ellittica, parabolica o iperbolica. Alcune ritornano ciclicamente, come la celebre cometa di Halley, altre sono viaggiatrici solitarie che non rivedremo mai più. La danza rappresentata in quest’opera rende omaggio alla loro natura effimera e imprevedibile: una coreografia cosmica di energia, tempo e materia.

Nella struttura dell’universo, comete e asteroidi sono anche messaggeri di memoria primordiale: frammenti della formazione del Sistema Solare, potenzialmente portatori d’acqua e di molecole organiche… forse persino della vita.

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Alcune comete sono diventate celebri nella storia e nell’immaginario collettivo:

Cometa di Halley: la più famosa. Appare ogni 76 anni circa. È stata osservata e registrata da civiltà antiche, da Babilonesi, Cinesi, fino a Giotto che la dipinse nel suo affresco della Natività. Tornerà nel 2061.

Cometa di Hale-Bopp (1997): visibile a occhio nudo per ben 18 mesi, ha lasciato una profonda traccia nella cultura pop e nella scienza.

Cometa ISON (2013): fu definita la “cometa del secolo” ma si disintegrò avvicinandosi al Sole. Una meteora nel vero senso del mito.

Cometa Shoemaker-Levy 9: nel 1994 colpì Giove a pezzi, dando una dimostrazione spettacolare e scientificamente storica dell’impatto cosmico.

Cometa NEOWISE (2020): inaspettata, luminosa, ci ha sorpreso nel cuore della pandemia, quasi a ricordarci che il cielo continua.

E poi c’è lei, la più misteriosa: la Cometa di Betlemme

Non ha un nome ufficiale, ma da secoli si cerca di identificarla. Alcuni pensano fosse una supernova, altri una congiunzione planetaria (Giove e Saturno nel 7 a.C.), altri ancora una vera cometa. C’è chi propone proprio la Cometa di Halley, che passò nel 12 a.C.

Ma forse non importa sapere cosa fosse. La sua luce guida resta viva nel simbolo.