Gold Jupiter (2025) Tecnica mista su supporto ligneo. Ø cm 50
Testo narrato
Giove, re del cielo, non governa: regna
Avvolto in un manto di lapislazzuli e oro, si erge come un dio antico che ha attraversato i millenni per vegliare ancora sul cosmo. L’occhio, tempesta eterna, è il suo sigillo: uno sguardo che osserva e giudica, silenzioso e assoluto.
Attorno a lui, lune come cortigiane danzano in orbite devotissime.
E sotto il suo splendore, le leggi della fisica si inchinano.
Non è un pianeta, ma un trono sospeso tra mito e materia.
Là dove l’universo sussurra, Giove comanda.
Giove
Giove, quinto pianeta del Sistema Solare, è un gigante gassoso con una massa due volte e mezzo quella di tutti gli altri pianeti messi insieme.
Sì, ha anche anelli, seppur sottili e poco visibili: scoperti dalla sonda Voyager 1 nel 1979, sono composti principalmente da polveri prodotte da impatti meteoritici sulle sue lune più interne.
La sua Grande Macchia Rossa è un vortice immenso, più grande della Terra, che ruota da secoli.
In mitologia, Giove (Zeus per i Greci) era il padre degli dei, il fulminatore, il portatore d’ordine e giustizia.
Questa corrispondenza simbolica è sorprendente: come la divinità, anche il pianeta è centro gravitazionale, potere silenzioso, forza regolatrice.
Se avesse avuto appena più massa, avrebbe potuto accendersi e diventare una piccola stella, dando vita a un sistema doppio. Ma ha scelto di restare “solo”, ma immenso.
Curiosità:
Giove agisce come uno scudo cosmico: la sua enorme gravità devia o cattura molti oggetti potenzialmente pericolosi, come comete e asteroidi, proteggendo così i pianeti interni — inclusa la Terra.
Per questo, in antichità, gli si attribuiva il ruolo di protettore e portatore di giustizia celeste.
Nell’astrologia, rappresenta l’espansione, la saggezza e la fortuna: l’astro che amplia, guida e benedice.
Nel cielo, come nel mito, Giove vigila.