432Hz (2025) Tecnica mista su legno. Ø cm 50
432 Hz fluttua senza peso né tempo, seguendo un’armonia che nessuna mente può afferrare ma che ogni cuore riconosce.
Le sue correnti dorate si intrecciano a un blu profondo, come onde sonore di una musica cosmica.
Non gira intorno a un sole, ma a una vibrazione: quella che fa risuonare la bellezza nella sua forma più pura.
È il respiro silenzioso di una sinfonia astrale, una nota in equilibrio tra materia e incanto.
432 Hz rappresenta un ipotetico pianeta gassoso fluttuante, privo di un’orbita definita.
Gli astronomi teorizzano l’esistenza di corpi simili: mondi erranti che non appartengono a un sistema stellare ma vagano nello spazio interstellare, mantenuti integri da una struttura interna complessa, forse alimentata da interazioni gravitazionali antiche.
La sua atmosfera sarebbe composta da idrogeno ed elio, con turbolenze che rifrangono la luce stellare in colori iridescenti.
Il nome rimanda a una frequenza armonica naturale, quella che alcuni definiscono la vibrazione dell’universo: un ordine invisibile che governa anche ciò che pare sfuggire a ogni regola.