Eclissi 1997 (2025) Tecnica mista su base lignea. Ø cm 50

Testo narrato

…Passarono centinaia di anni e, in una notte di plenilunio, un’ombra scura si impadronì del bosco di betulle…

La natura iniziò a manifestare paura. Gli animali si rifugiarono nelle tane. L’ombra nera del pianeta cominciò ad oscurare la luna.
Improvvisamente la bellezza di Zelda fu annientata dall’avanzare del buio.

Zelda iniziò un percorso che la condusse al proprio centro, verso l’autocoscienza. Senza la luce della luna si vide come era in realtà. Ebbe orrore di se stessa e si spaventò. Gli specchi furono privati della loro fonte di energia. Il labirinto, privato del suo scopo, collassò su se stesso in un gran fragore di schegge impazzite.

Era l’eclissi totale di luna del 16 settembre 1997.
(da “La strega e l’architetto” di Stefania Camilleri)
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Eclissi totale di Sole
Durante un’eclissi totale di Sole, la Luna si allinea perfettamente tra la Terra e il Sole, oscurandolo e lasciando visibile solo la sua corona esterna: una luce rarefatta e pulsante che l’occhio umano può osservare solo in quei rari momenti di totalità.

Un’eclissi totale può durare fino a 7 minuti e 30 secondi, e avviene solo in precise zone della Terra.
È resa possibile da una coincidenza straordinaria: il Sole è circa 400 volte più grande della Luna, ma anche 400 volte più distante dalla Terra (150 milioni di km contro 384.400 km), il che fa apparire i due astri della stessa dimensione nel cielo.

L’opera restituisce questo fenomeno, trasformando l’eclissi in un simbolo di sospensione e meraviglia: la luce si ritrae, ma non scompare.

Nelle civiltà antiche, l’eclissi era temuta e venerata: un velo di mistero si posava sul mondo. Oggi, la sua comprensione scientifica non ne annulla l’incanto, ma lo arricchisce di senso.

La corona solare, visibile solo durante l’eclisse totale, è composta da gas ionizzato (plasma) che raggiunge temperature di oltre un milione di gradi Celsius e rivela complesse strutture magnetiche che gli scienziati studiano per comprendere i meccanismi profondi del Sole.

Curiosità scientifica:
L’eclissi del 29 maggio 1919 divenne uno spartiacque per la scienza. Sir Arthur Eddington la osservò per verificare una predizione della teoria della relatività generale: la luce delle stelle, passando vicino al Sole, risultava deviata a causa della curvatura dello spazio-tempo.

Le sue fotografie fornirono la prima conferma sperimentale della teoria di Einstein.

Curiosità mitologica:
Nell’antica Cina si credeva che un drago celeste divorasse il Sole durante l’eclissi. Per salvarlo, la popolazione batteva tamburi e faceva rumore per spaventare la creatura e “liberare” la luce.

In Mesopotamia l’eclissi era vista come presagio di rovesciamenti politici o disgrazie cosmiche. In tutte le culture, il buio improvviso in pieno giorno toccava corde ancestrali, evocando mistero, paura e meraviglia

Eclissi totale di Luna – 16 settembre 1997
Era visibile in Italia, in tutta la sua fase totale, ed è durata moltissimo: ben 1 ora e 6 minuti di totalità, con oltre 3 ore e mezza di eclisse complessiva. Uno dei tempi più lunghi del decennio.

La Luna non è scomparsa del tutto, ma si è tinta di rosso cupo: questo avviene perché, anche in piena ombra terrestre, la nostra atmosfera devia i raggi solari più rossi (quelli che all’alba e al tramonto vediamo tingere il cielo) verso la Luna. Un effetto poetico quanto scientifico.

L’eclissi è avvenuta nel segno dei Pesci, e alcuni appassionati di astrologia la collegarono a una crisi di identità collettiva e spirituale. Curiosamente, anche dal punto di vista simbolico fu vista come un invito ad abbandonare illusioni e auto-inganni.
Proprio come Zelda nel labirinto di specchi…

Astronomicamente, la Luna si trovava vicino al perigeo, cioè era un po’ più vicina alla Terra del solito: per questo appariva più grande e più luminosa, rendendo l’eclissi ancora più spettacolare e intensa.

Alcuni studiosi, come Fred Espenak della NASA, hanno definito quella del 1997 una delle eclissi “centrali” più suggestive del secolo, per posizione e durata..