Gocce quantistiche (2025) Tecnica mista su dibond cm 60×60
Un evento che si manifesta in un campo di possibilità.
Né caos, né geometria: la loro distribuzione è un ordine altro, nato da leggi invisibili, da tensioni sottili, da una danza tra attrazione e repulsione.
C’è qualcosa di primordiale in questa mappa di punti: come se lo spazio avesse memoria, come se la materia avesse atteso il momento esatto per ricomporsi in una costellazione fluida e segreta.
Nulla qui è replicabile. Non c’è mano che possa ripetere quel gesto, perché non fu solo gesto umano, ma alleanza tra resina, luce e tempo.
Un istante irripetibile di creazione quantica.
In quest’opera, la distribuzione delle gocce non segue uno schema umano. Non è il caso a governare, né una geometria imposta, ma piuttosto un disegno guidato da leggi fisiche profonde.
Le gocce si sono formate e disposte secondo le tensioni superficiali della materia, in un delicato equilibrio tra attrazione, repulsione e ritorno. La superficie ha accolto e poi inglobato gocce preesistenti, come se la materia stessa si fosse riappropriata dello spazio, creando una mappa sottile e precisa, obbediente a un ordine naturale non visibile.
Il titolo rimanda a un fenomeno reale, osservato per la prima volta nel 2025 da un gruppo di ricercatori italiani: la formazione di gocce quantistiche. In laboratorio, una miscela ultrafredda di atomi di potassio e rubidio ha generato, in condizioni estreme vicine allo zero assoluto, una serie di piccole gocce sospese, né liquide né solide. Questi oggetti, stabilizzati da effetti quantistici, rappresentano una forma di aggregazione intermedia, resa possibile solo dalla fisica più profonda.
Il meccanismo che porta alla loro formazione richiama l’instabilità dei fluidi classici, ma ne amplia il significato nel dominio quantistico, rivelando un nuovo modo in cui la materia può organizzarsi spontaneamente.
L’opera ne è eco e metafora: un campo fluido attraversato da eventi.
Gocce che emergono, vibrano, si uniscono, come se stessimo osservando l’istante in cui la probabilità si fa presenza.
Alcuni dei fenomeni evocati da Gocce Quantistiche sono oggi al centro delle ricerche più avanzate in fisica dello stato quantico.
Tra i protagonisti di queste esplorazioni, l’Italia vanta menti straordinarie come:
Francesca Ferlaino, che ha creato supersolidi nei laboratori di Innsbruck
Giuseppe Mussardo, teorico delle transizioni di fase e delle simmetrie invisibili
Andrea Cavagna, che studia l’emergere dell’ordine dal caos
Alessandro Vichi, che indaga le leggi fondamentali dei campi quantistici
A loro — e a tutti i ricercatori italiani che svelano i segreti della materia invisibile — questa goccia di gratitudine e di spazio.
> In risonanza ideale con l’acquerello “Gocce di Spazio” (2006 – della stessa Autrice), anticipazione intuitiva dell’aggregazione quantistica come forma poetica del cosmo.