Origine di una Supernova (2025) Tecnica mista su dibond cm 60×60
Non fu urlo, né fiamma. Fu luce che si fece forma.
Una stella, al culmine del suo canto, non gridò la sua fine ma dipinse il suo addio con un ventaglio di raggi dorati.
Non bruciò: si offrì. Non distrusse: creò.
Chi la vide — nell’infinità del silenzio — non fu trafitto, ma trafitto fu il cuore dalla meraviglia.
Come un fiore che sboccia solo per chi guarda il cielo.
Come un gesto d’amore che, morendo, diventa universo.
Si verifica quando una stella massiccia esaurisce il combustibile che la tiene in equilibrio, collassa su se stessa e poi esplode, liberando in pochi istanti un’energia pari a quella di miliardi di soli. Questo processo genera un’onda d’urto che disperde nello spazio materia e metalli pesanti come ferro, calcio, oro — elementi fondamentali per la nascita di nuove stelle, pianeti e forme di vita.
Dalla fine di una stella può nascere un neutron star o un buco nero, ma soprattutto può germogliare nuova bellezza cosmica: le supernove seminano il cielo di possibilità.
Alcune supernove possono essere visibili anche di giorno. La Supernova SN 1054 diede origine alla Nebulosa del Granchio, visibile ancora oggi.
Tracce di supernove sono state trovate nei sedimenti terrestri: è il segno che la nostra stessa materia ha origini stellari.