Luna blu (2025) Tecnica mista su legno. Ø cm 50
…quando la luna si veste d’azzurro…
Un cerchio di luce silenziosa, sospeso tra sogno e mistero.
Luna blu è un’apparizione notturna, un riflesso dell’invisibile.
Non racconta la Luna che conosciamo, ma quella che ci attraversa quando ci sentiamo parte dell’universo.
Un’apparizione sospesa fra reale e simbolico
Non si tratta di un fenomeno astronomico legato al colore, ma di un nome poetico attribuito alla seconda luna piena nello stesso mese: un evento raro, che avviene ogni due o tre anni. Il nome nasce da un errore linguistico, ma ha saputo imporsi per la sua forza evocativa.
Nell’immaginario collettivo, la luna blu è l’eccezione, il tempo “fuori dal tempo”, un’apparizione sospesa tra reale e simbolico.
Fin dall’antichità, la Luna è stata associata a divinità femminili legate al mistero e alla ciclicità della vita. Selene per i Greci, Artemide come dea della caccia e della notte, Luna per i Romani: tutte figure che rappresentano una luce riflessa, intuitiva, interiore.
Nell’opera, la superficie cangiante e traslucida, ottenuta con velature di resina, dà forma a una luna che sembra pulsare di pensiero e memoria.
Il blu – colore dell’introspezione, del sacro e dell’infinito – diventa pelle lunare, dove si riflettono i desideri inespressi e i sogni che tornano a visitarci, come onde di luce.Ma anche il sogno ha un’ombra:
Recenti studi stimano che la superficie lunare potrebbe custodire risorse di valore incalcolabile: elio-3 per la fusione nucleare, terre rare, metalli preziosi. Un “tesoro” valutato oltre mille miliardi di dollari.
Ma ciò che per l’umanità potrebbe rappresentare un’opportunità scientifica e tecnologica, rischia anche di diventare il nuovo oggetto di brama e sfruttamento.
La Luna, che per millenni ha alimentato sogni, miti e poesia, viene oggi guardata come un deposito da saccheggiare.
Sarà possibile esplorarla e comprenderla senza tradire la sua silenziosa bellezza?